La PLDD è una tecnica mini invasiva per il trattamento delle ernie del disco. Essa utilizza solo un sottile ago all'interno del quale viene inserita una fibra ottica ed anestesia locale. L'ago viene introdotto posteriormente nei casi lombari e a livello anteriore laterale destro del collo per le cervicali. in un punto preciso di entrata e viene fatto progredire, sotto controllo radiologico, fino al centro del disco dal quale origina l'ernia discale.
A questo punto si inviano impulsi laser che devono essere individualizzati da paziente a paziente con parametri ben precisi (potenza del singolo impulso, tempo di pausa in secondi tra un impulso ed il successivo, energia totale laser erogata). Gli impulsi laser vaporizzano una piccolissima qunatità del centro del disco (chiamato nucleo polposo ricco di acqua) e ciò produce una riduzione marcata della pressione all'interno del disco e di conseguenza anche una riduzione della pressione che l'ernia esercita sulla radice nervosa (causa del dolore del paziente). Bisogna precisare che obiettivo della PLDD non è la scomparsa dell'ernia discale ma ridurre la pressione che essa esercita sul nervo. Un esempio che rende bene l'idea è se consideriamo l'ernia come un palloncino molto gonfio che preme sul nervo. La PLDD mira a sgonfiare il palloncino e quindi a far scomparire la pressione che esso esercita sul nervo (per tale motivo essa è denominate "decompressione"). Non ci sono tagli dela cute, dei muscoli , dei legamenti e dell'osso come avviene nella tecnica chirurgica "classica" o endoscopica.
Circa l'80% delle ernie discale e quasi tutte le protrusioni discali (sono delle piccole ernie discale ma possono essere molto fastidiose) possono essere trattate con la PLDD. La PLDD si esegue in sala operatoria e dura dai 30 ai 40 minuti. Il paziente deve essere ricoverato per 24 - 48 ore, può iniziare ad alzarsi dal letto dopo 12 ore e poi può riprendere MOLTO GRADUALMENTE le comuni attività quotidiane nei successivi 20 giorni. Il ritorno al lavoro avviene entro 20-40 giorni (dipende dal tipo di lavoro). I risultati sono positivi in oltre l'85% dei casi mentre le recidive entro i 20 anni dalla procedura sono di circa il 4% (molte volte essa si può ripetere in questo caso); le complicanze sono dello 0,1% ovvero un caso su 1,000 ed è principalmente rappresentato dalla discite ovvero infezione del disco trattato nonstante si pratichi antibiotico terapia di prevenzione (per confronto basti pensare che le recidive o insuccessi nelle chirurgia tradizionale variano dal 5 al 20% a seconda degli studi scientifici e le complicanze dallo 0,5 al 2%).
Anche alcune ernie recidive dopo intervento chirurgico classico o con endoscopia possono essere trattate con la PLDD mentre tutti i casi di insuccesso con la PLDD possono essere trattati con la chirurgia classica o endoscopica secondo lo stato dell'arte perchè la PLDD , lo ripeto, mira solo a vaporizzare una piccolissima quantità di nucleo polposo e con un ago sottile. Con la PLDD non vi è rischio di formazione di aderenze che comprimono il nervo ne il rischio di instabilità vertebrale, che possono verificarsi nell'intervento classico, che poi richiede spesso interventi molto complessi e con rischio maggiore di complicanze.
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